giovedì 20 aprile 2017

Cava d'Aliga un pò di storia

Cava d'Aliga è una frazione marinara del comune di Scicli in provincia di Ragusa.

Spiaggia di Cava d'Aliga in Agosto
L'origine del nome è incerta ma si pensa che possa essere collegato al fatto che dopo ogni mareggiata la splendida spiaggia di chiara sabbia fine racchiusa tra due scogliere si riempie di alghe da qui il nome Cava D'Aliga ossia cava d'alghe. Altri pensano che il nome possa provenire dal termine dialettale "cava larica" (cava larga), che fa riferimento alle dimensioni del golfo della zona.
Cava d'Aliga, d'inverno un tranquillo centro rivierasco, si trasforma in estate divenendo meta di soggiorno per gli abitanti di Scicli ma anche per i turisti che qui giungono da altre città della provincia e anche da località più lontane, attratti dalla costa ad andamento roccioso anche se intervallata da piccole spiaggette di sabbia.
Grotta dei Contrabbandieri
 Il mare è sempre pulito per la mancanza di grossi centri abitati nelle vicinanze ed i bagnanti possono godere di questa caratteristica ormai molto rara nei nostri mari. Ma la bellezza di Cava d'Aliga non risiede tanto nell'abitato in sé per sé quanto nella curiosa posizione del borgo e nella bellezza naturalistica delle piccole falesie che a tratti, erose dal moto ondoso, ospitano delle cavità, talvolta delle vere e proprie grotte: è il caso della splendida Grotta dei Contrabbandieri, profonda cavità nella costa a oriente della spiaggia principale e del borgo, di apparente natura basaltica; una lingua di mare penetra all'interno e, nelle prime ore del pomeriggio, illumina l'interno in modo spettacolare. Un vero e proprio angolo di paradiso.
Punta Corvo  - Caserma Finanza
Di grande interesse naturalistico è anche la zona di Punta Corvo che si raggiunge costeggiando la litoranea provinciale: qui si trova anche un vecchio faro, un tempo in uso alla Guardia di Finanza, oggi abbandonato; è stato anche set della famosa serie televisiva Il commissario Montalbano. Qui la zona è costituita prettamente da scogliere e spettacolari insenature interamente ricoperte dalla palma nana (Chamaerops humilius) specie tipica della macchia mediterranea.


Punta Corvo, si prolunga per circa 1,5 Km.Superata la vecchia e diroccata caserma della Finanza, potrete trovare tra gli anfratti rocciosi, degli accessi alquanto disagevoli, che portano al mare.

 
Punta Corvo - Faro
Tutta la zona sopra la scogliera è ricoperta da una rigogliosa macchia mediterranea dove predominano, frammiste ad agavi, numerosissime palme nane, alcune di dimensioni eccezionali che costituiscono una ambiente vegetazionale di grande valenza naturalistica.Questo tratto di costa, pressoché incontaminato, merita ogni attenzione perché venga preservato dall’invadenza delle attività umane! Poco prima che la scogliera degradi nuovamente verso una spiaggia ciottolosa è possibile ammirare una piccola insenatura di grande suggestione: “La grotta dei colombi”Subito dopo la scogliera lascia il posto ad un litorale ciottoloso di circa 500 mt, dove il cammino si fa alquanto disagevole. Si arriva finalmente all’ultimo tratto di scogliera, quella di Costa di Carro, ultimo lembo incontaminato di questo bellissimo litorale.Rocce calcaree, anfratti e cavità sotterranee, dove si insinua il mare ed una tipica macchia mediterranea.



 Primizie
Il borgo che ha circa 2.800 residenti (durante l'estate si superano le 10.000 presenze in quanto molte case vengono usate solo per la villeggiatura estiva) si divide principalmente in tre zone:
  • " la zona alta, che è definita il centro della borgata, con via Tolstoj, piazza Mediterraneo e la chiesa dedicata alla Vergine Maria, da segnalare la festa della borgata a metà agosto che richiama parecchi turisti, sia per la festa della Vergine che per il teatro e la musica in piazza sia per i fuochi d'artificio che in genere fanno ogni anno la domenica subito dopo ferragosto sulla spiaggia principale; per tale occasione si riversa così tanta gente nella borgata che le scogliere intorno alla spiaggia sembrano delle vere e proprie tribune da stadio.
  • L'altra zona è quella sviluppatasi intorno al lungomare che oltrepassa il viale della pace.
  • La terza ed ultima zona è il quartiere di bruca che si sviluppa su un promontorio arrivando sino alla splendida e lunghissima spiaggia (la più lunga del litorale sciclitano) che giunge sino a Donnalucata sulla quale si possono fare splendide passeggiate tra dune di sabbia e acque cristalline, dove vi si incontra in località arizza la foce del torrente Modica-Scicli.
Vista aerea Bruca (primo piano) e Cava d'Aliga
L'economia della borgata è prettamente agricola, qui si coltivano in serra, nella cosiddetta fascia trasformata che caratterizza tutto il litorale sciclitano, le primizie (verdure e ortaggi) e fiori. Prodotti che qui vengono lavorati e esportati in tutta Italia e anche all'estero. Intorno a tale attività si sono sviluppate aziende dedicate alla produzione di imballaggi per il confezionamento del prodotto.
Negli ultimi anni sono sorti residences privati e bed and breakfast per un maggiore sviluppo del turismo, che negli anni passati era legato solamente alle case date in affitto.