Cava d'Aliga è una frazione marinara del comune di Scicli in provincia di Ragusa.
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Spiaggia di Cava d'Aliga in Agosto |
L'origine del nome è incerta ma si pensa che possa essere collegato al
fatto che dopo ogni mareggiata la splendida spiaggia di chiara sabbia
fine racchiusa tra due scogliere si riempie di alghe da qui il nome Cava
D'Aliga ossia cava d'alghe. Altri pensano che il nome possa provenire dal termine dialettale "cava larica" (cava larga), che fa riferimento alle dimensioni del golfo della zona.
Cava d'Aliga, d'inverno un tranquillo centro rivierasco,
si trasforma in estate divenendo meta di soggiorno per gli abitanti di
Scicli ma anche per i turisti che qui giungono da altre città della
provincia e anche da località più lontane, attratti dalla costa ad
andamento roccioso anche se intervallata da piccole spiaggette di sabbia.
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Grotta dei Contrabbandieri |
Il mare è sempre pulito per la mancanza di grossi centri abitati
nelle vicinanze ed i bagnanti possono godere di questa caratteristica
ormai molto rara nei nostri mari. Ma la bellezza di Cava d'Aliga non
risiede tanto nell'abitato in sé per sé quanto nella curiosa posizione
del borgo e nella bellezza naturalistica delle piccole falesie che a
tratti, erose dal moto ondoso, ospitano delle cavità, talvolta delle
vere e proprie grotte: è il caso della splendida Grotta dei Contrabbandieri, profonda cavità nella costa a oriente della spiaggia principale e del
borgo, di apparente natura basaltica; una lingua di mare penetra
all'interno e, nelle prime ore del pomeriggio, illumina l'interno in
modo spettacolare. Un vero e proprio angolo di paradiso.
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Punta Corvo - Caserma Finanza |
Di grande interesse naturalistico è anche la zona di Punta Corvo
che si raggiunge costeggiando la litoranea provinciale: qui si trova
anche un vecchio faro, un tempo in uso alla Guardia di Finanza, oggi
abbandonato; è stato anche set della famosa serie televisiva Il commissario Montalbano. Qui la zona è costituita prettamente da scogliere e spettacolari insenature interamente ricoperte dalla palma nana (Chamaerops humilius) specie tipica della macchia mediterranea.
Punta Corvo, si prolunga per circa 1,5 Km.Superata la vecchia e
diroccata caserma della Finanza, potrete trovare tra gli anfratti
rocciosi, degli accessi alquanto disagevoli, che portano al mare.
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Punta Corvo - Faro |
Tutta
la zona sopra la scogliera è ricoperta da una rigogliosa macchia
mediterranea dove predominano, frammiste ad agavi, numerosissime palme
nane, alcune di dimensioni eccezionali che costituiscono una ambiente
vegetazionale di grande valenza naturalistica.Questo tratto di costa,
pressoché incontaminato, merita ogni attenzione perché venga preservato
dall’invadenza delle attività umane! Poco prima che la scogliera degradi
nuovamente verso una spiaggia ciottolosa è possibile ammirare una
piccola insenatura di grande suggestione: “La grotta dei colombi”Subito
dopo la scogliera lascia il posto ad un litorale ciottoloso di circa 500
mt, dove il cammino si fa alquanto disagevole. Si arriva finalmente
all’ultimo tratto di scogliera, quella di Costa di Carro, ultimo lembo
incontaminato di questo bellissimo litorale.Rocce calcaree, anfratti e
cavità sotterranee, dove si insinua il mare ed una tipica macchia
mediterranea.
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Primizie |
Il borgo che ha circa 2.800 residenti (durante l'estate si superano
le 10.000 presenze in quanto molte case vengono usate solo per la
villeggiatura estiva) si divide principalmente in tre zone:
- " la zona alta, che è definita il centro della borgata, con via
Tolstoj, piazza Mediterraneo e la chiesa dedicata alla Vergine Maria, da
segnalare la festa della borgata a metà agosto che richiama parecchi
turisti, sia per la festa della Vergine che per il teatro e la musica in
piazza sia per i fuochi d'artificio che in genere fanno ogni anno la
domenica subito dopo ferragosto sulla spiaggia principale; per tale
occasione si riversa così tanta gente nella borgata che le scogliere
intorno alla spiaggia sembrano delle vere e proprie tribune da stadio.
- L'altra zona è quella sviluppatasi intorno al lungomare che oltrepassa il viale della pace.
- La terza ed ultima zona è il quartiere di bruca che si sviluppa su
un promontorio arrivando sino alla splendida e lunghissima spiaggia (la
più lunga del litorale sciclitano) che giunge sino a Donnalucata sulla
quale si possono fare splendide passeggiate tra dune di sabbia e acque
cristalline, dove vi si incontra in località arizza la foce del torrente
Modica-Scicli.
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Vista aerea Bruca (primo piano) e Cava d'Aliga |
L'economia della borgata è prettamente agricola, qui si coltivano in
serra, nella cosiddetta fascia trasformata che caratterizza tutto il
litorale sciclitano, le primizie (verdure e ortaggi) e fiori. Prodotti
che qui vengono lavorati e esportati in tutta Italia e anche all'estero.
Intorno a tale attività si sono sviluppate aziende dedicate alla
produzione di imballaggi per il confezionamento del prodotto.
Negli ultimi anni sono sorti residences privati e bed and breakfast
per un maggiore sviluppo del turismo, che negli anni passati era legato
solamente alle case date in affitto.